C’è voluto molto tempo
Il restauro moderno della Chiesa del Santo Sepolcro era atteso da diversi secoli. Ma è chiaro che è difficile apportare modifiche a questo luogo sacro della cristianità. Parte della difficoltà deriva dal fatto che le tre principali confessioni cristiane, cattolica romana, armeno-apostolica e greco-ortodossa, condividono la custodia della chiesa e non sempre sono d’accordo tra loro. Per due secoli e mezzo si è discusso sull’opportunità di rimuovere la scala di cedro del Libano che si trova sopra l’ingresso della chiesa. L’oggetto era affettuosamente chiamato “scala inamovibile” ed è comunque ancora presente. I sacerdoti decisero di effettuare la pulizia, ignorando le discrepanze. Non avevano idea di cosa avrebbero potuto vedere in futuro.

Ci vuole molto tempo
Pianificazione degli scavi e del restauro
Nel 1947, durante il dominio coloniale britannico, furono erette delle impalcature di ferro intorno alla tomba ottomana per evitarne il crollo. Poi, nel 2016, è stato presentato un progetto per aiutare a preservare questo sito tradizionale della tomba di Gesù. Il restauro, realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Atene, prevede scavi archeologici presso la tomba di Gesù. Si spera di riuscire a scoprire i suoi segreti più intimi. L’obiettivo della crescente disciplina dell’archeologia biblica è quello di scoprire la verità storica (o, al contrario, di smentirla) sugli eventi e i luoghi descritti nella Bibbia. Il piano di scavo del 2016 era proprio questo. Gli appassionati della Bibbia hanno avuto un impatto duraturo grazie alla tecnologia moderna, che consente loro un accesso senza precedenti alle informazioni. La domanda principale a cui i ricercatori hanno cercato di rispondere è stata: la tomba della Chiesa del Santo Sepolcro è stata davvero l’ultima dimora di Gesù?

Pianificazione degli scavi e del restauro